Terre di Carusi
Scillato
“ O fin troppo fortunati, se capissero la loro fortuna, agricoltori! Ai quali, lontano dalle armi discordi,la terra giustissima,
prodiga facile vitto” VIRGILIO
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La Nostra
attività
Nel 2014 iniziano a ripulire tutti i terreni a loro disposizione
per ripristinare e conservare due preziose Biodiversità a
rischio estinzione. Nel frattempo destinano un piccolo
appezzamento per la produzione di ortaggi di stagione da
destinare alla comunità locale.
Ma subito si rendono conto che oltre al recupero delle
terre abbandonate è necessario avviare ex novo la
piantumazione di nuovi alberi come fonte iniziale di
rinnovazione. Iniziano a produrre prodotto fresco ma dopo
il primo raccolto capiscono che la forma migliore per
rimanere in piedi è la multifunzionalità dell’azienda per cui
attivano il percorso di trasformazione in confetture e
marmellate dei loro prodotti.
“Attualmente abbiamo una dimensione aziendale di circa
6 ettari di terreno con produzione diversificata di arance,
albicocche e olive, ma ciò a cui aspiriamo è che l’intero
territorio del nostro Comune diventi volano di sviluppo e
speranza di futuro per i giovani che vogliono coinvolgersi.
Al Salone del Gusto e Terra Madre, previsto dal 23 al 27 ottobre, edizione 2014, al Lingotto di
Torino, debutteranno venti nuovi presìdi italiani Slow Food. Tra questi, l'albicocca di Scillato,
gestita e curata da Terre di Carusi piccola società agricola formata da alcuni giovani di Scillato a
seguito di un’iniziativa comunale, di qualche anno fa', rivolta a risvegliare le coscienze agricole
del nostro piccolo centro. Terre di Carusi porteranno allo slow food l'albicocca di Scillato sotto forma di
confettura . Prodotto interamente autoctono, lavorato, confezionato ed etichettato a mano da loro
stessi. Saranno presenti, al salone del gusto, in forma ufficiale per i Terre di Carusi : Alberto Battaglia e
Giuseppe Quagliana. Il progetto di salvaguardia delle biodiversità nato nel 2003, oggi coinvolge
più di 13 mila contadini in 50 Paesi del mondo. Nell'edizione 2014 la fondazione slow food
presenterà 20 nuovi presìdi italiani. I presìdi sono progetti della Fondazione Slow Food per la
Biodiversità che salvano prodotti artigianali, razze autoctone, varietà vegetali e tecniche a rischio
di estinzione. Protagonisti dei Presìdi sono piccoli agricoltori, pescatori, norcini, pastori, casari,
fornai, pasticceri. Le 20 nuove proposte italiane del 2014 sono: fagiolo rosso scritto del pantano
di Pignola (Basilicata), pera Signora della Valle del Sinni (Basilicata), soppressata e salsiccia del
Vallo di Diano (Campania), rosa di Gorizia (Friuli Venezia Giulia), lenticchia di Rascino
(Lazio), fagiolone di Vallepietra (Lazio), fagiolina di Arsoli (Lazio), chiacchietegli di Priverno
(Lazio), giglietti di Palestrina (Lazio), carema (Piemonte), cipolla bionda di Cureggio e
Fontaneto (Piemonte), sospiro di Bisceglie (Puglia), vinosanto affumicato dell’Alta Valle del
Tevere (Umbria), cavolo vecchio di Rosolini (Sicilia), fava cottoia di Modica (Sicilia), fava larga
di Leonforte (Sicilia), pesca nel sacchetto (Sicilia), albicocca di Scillato (Sicilia), melo decio di
Belfiore (Veneto), e stortina veronese (Veneto).
Terre di carusi e l'albicocca al salone di Torino
Terre di Carusi porteranno allo slow food l'albicocca di Scillato sotto forma di confettura